Rimini | Comune, Turci si dimette
Le dimissioni le aveva promesse, sottoposta anche a forti pressioni da parte del suo stesso gruppo e da parte del consigliere (sempre di maggioranza) Bertino Astolfi, e le ha consegnate. Da oggi Donatella Turci non è più presidente della consiglio comunale di Rimini e nemmeno consigliere comunale. Va via e basta. Le motivazioni affidate a una lettera: personali, scrive. Saluta tutti "i colleghi consiglieri che in questi tre anni sono stati il baricentro della mia vita". "Auguro al sindaco, alla giunta e a tutto il consiglio di proseguire il cammino sempre per il bene e l’interesse della nostra amata città". Questo per le formalità.
Due le fazioni interne alla maggioranza che lottano per conquistare la poltrona non più della Turci e per ora occupata, fino a quando non ci sarà un accordo sul sostituto, dal vicepresidente, Giuliana Moretti. Da un lato Bertino Astolfi, agguerrito detrattore del presidente uscente, che sponsoriza Vincenzo Gallo. Dall'altro il fronte rosa della Pd che solidale con la Turci rispetto agli attacchi subiti, propone al suo posto Sara Donati.
"Mi rammarico di non poter concludere il mio mandato, ma vado via con la certezza che il prossimo presidente del consiglio, ed io mi auguro che a raccogliere il testimone sia una collega, saprà svolgere questo incarico con passione e dedizione, così come è stato per me", dice Donatella Turci tirando per la Donati. Due parole anche per chi l'ha accusata di non aver svolto correttamente il suo ruolo. "Ho cercato - dice Turci - di svolgere il mio ruolo con coscienza e diligenza, mettendo sempre al centro del mio operare, il bene delle istituzioni".